sabato 31 dicembre 2011

Sudtirol - parte II

Come dicevo ieri, presa dalla voglia di qualcosa che sapesse di altoatesino, ho fatto anche la torta di grano saraceno.
Ecco la ricetta (sempre presa da un libricino che ho comprato in Val Gardena a dicembre).

Ingredienti:
230 gr. burro
200 gr. zucchero
6 uova
150 gr. di farina di grano saraceno
30 gr. di maizena
150 gr. nocciole
1 bustina di lievito per dolci
scorza di limone grattuggiata
marmellata di mirtilli rossi per farcire

Preparazione:
Lavorare a crema il burro precedentemente ammorbidito con 100 gr. di zucchero. Unire i tuorli uno alla volta, mescolando bene. Unire poi la farina di grano saraceno, la maizena, le nocciole che avrete grattugiato in precedenza, il lievito e la scorza di limone.
Montare a neve gli albumi, insieme ai rimanenti 100 gr. di zucchero; incorporare il tutto delicatamente nell'impasto.
Versare il tutto in tortiera imburrata e infarinata, cuocere in forno caldo (180 gradi circa per 40 minuti).
Una volta raffreddata tagliare la torta a metà e farcirla con la marmellata di mirtilli rossi, ed infine spolverizzare con zucchero a velo.




venerdì 30 dicembre 2011

voglia di Sudtirol....

Eh già, a volte - a dire la verità spesso - mi prende un'incredibile voglia di Sudtirol... aria pungente, fiori dai colori vivaci sui balconi di legno, silenzio.... affacciarmi e vedere le cime delle montagne....invece mi affaccio alla finestra della mia cucina e vedo la vecchia del balcone di fronte scossare la tovaglia nel cortile con aria furtiva!
Oggi in preda alla nostalgia dei monti non mi è rimasto quindi che cercare di richiamarne i sapori, e mi sono messa a impastare del pane, con la trigonella che ho comprato l'ultima volta in Val Gardena... mi sono cimentata anche nella torta di grano saraceno ma quella è ancora nel forno quindi....ciccia.
Il pane invece è già sfornato e un pezzo è già anche al sicuro nella pancia! Ci manca solo dello speck e del formaggio ed era perfetto ;)

Ecco la ricetta, che ho preso da un libro sul pane che abbiamo comprato io e il Rich a Brunico quest'estate..


ALDEINER PIETSCHN
Ingredienti ( per 5 pagnottelle):
200 gr. farina 0
300 gr. farina di segale
25 gr. lievito di birra
1 cucchiaio di zucchero
350 gr di acqua tiepida
2 cucchiaini di anice
2 cucchiaini di trigonella tritata
10 gr. di sale

Preparazione:
Versare la farina in una scodella e fare una cavità nel mezzo. Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida e aggiungere lo zucchero. Versa il liquido nella cavità della farina e lascia riposare per 15 minuti.
Spargere il sale sui bordi, aggiungere anice e trigonella e lavorare l'impasto per una decina di minuti, fino ad ottenere una massa liscia e morbida.
Coprire con un po' di farina e mettere a riposare in un luogo caldo l'impasto, coprendolo, per circa 20 minuti o finchè non raddoppia di volume.
Su una superficie infarinata tagliare poi la palla ottenuta in 5 parti uguali, arrotondare a forma di palle e modellare dei filoncini. Disporli poi con la chiusura rivolta verso il fondo su una placca da forno.
Fare dei tagli trasversali sui filoncini, ricoprire con un panno e lasciare lievitare per altri 20 minuti. Infornare infine in forno caldo, umidificando per i primi 5 minuti.
Forno a 190 gradi circa per 25 minuti.







mercoledì 28 dicembre 2011

Quel sapore di casa....

Cos'è quell'odore o sapore che vi richiama alla mente la sensazione di essere a casina, al calduccio...nel vostro nido..e vi fa immediatamente spuntare un sorriso?
A me fa questo effetto l'odore della torta di mele appena sfornata, con quel profumino di cannella che coccola la casa, caldo, avvolgente...
Di ricette di torte di mele è pieno il mondo, e ognuno -giustamente- pensa che la sua sia la migliore del mondo! Personalmente ne ho sperimentate una ventina (minimo!), ma quella proprio "atomica", che te la sbafferesti nel giro di un nano secondo fregandotene allegramente delle calorie, delle diete e di qualsiasi moralità contro i peccati di gola è questa.....

RICETTA TORTA DI MELE ATOMICA:
Per l'impasto:
150 gr. zucchero
180 gr farina
2 tuorli
25 gr. burro
1/2 bicchiere di latte
1 bustina di lievito per dolci

Per le mele:
1 cucchiaio di zucchero di canna
4 mele
25 gr burro
1/2 limone
cannella q.b.

Procedimento:
Sbucciare le mele a fettine e irrorarle con il succo di mezzo limone.
Sbattere i due tuorli insieme allo zucchero. Far fondere il burro, dopodichè incorporarlo ai tuorli e allo zucchero, aggiungendo poi il latte un po' alla volta, sempre mescolando bene. Aggiungere infine la farina, facendo attenzione che non si formino grumi, e il lievito per dolci.
Incorporare nel composto la maggior parte delle mele, tenendone alcune per guarnire la torta.
Ungere e infarinare una tortiera, poi versarvi il composto e pareggiarlo con un cucchiaio di legno.
Guarnire con le fettine di mela che avete tenuto da parte, infilandole per il lungo nell'impasto e cercando di creare un decoro (io di solito faccio dei cerchi concentrici).
Versare sopra l'impasto i rimanenti 25 gr. di burro, una spolverata di zucchero di canna e cannella a piacimento.
Infornare a 180 gradi per 30 minuti circa.

ps: quelli che (poveretti o per fortuna) hanno un forno a gas come la sottoscritta, sanno che le indicazioni per la cottura sono sempre  mooooolto relative! Io la metto a metà altezza, più o meno a 180-200 gradi, e cuoce solitamente più dei 30 minuti consigliati...ma dipende dalle volte, in questi casi bisogna regolarsi a occhio e provare con uno stuzzicadente a vedere la consistenza dell'impasto, che non deve essere "budinoso", ma nemmeno troppo asciutto.

Ed ecco a voi la "bimba"!


....Perchè?

Non so perchè mi sia venuta la malsana idea di mettermi a fare anche io un blog di cucina... Ieri, perdendomi nel mare - anzi, nell'oceano- dei food blog presenti in internet sono quasi annegata.... Che bisogno c'è di fare un altro, l'ennesimo, blog? Nessuna. Che bisogno c'è poi di dargli un nome così strano? "Sociologia del gusto"... ma che roba è? Sembra una cosa un po' aristo-chic.... In realtà non c'era bisogno di nulla di tutto ciò, ma  fregandomene delle necessità e delle priorità delle cose-da-fare ho deciso che era giunto il momento.... di dare sfogo ai deliri culinari (e non...) che mi colgono!
...Sociologia del gusto... perchè la sociologia è la mia passione più grande. Non potrei stare senza quei bei ragionamenti cervellotici sulla struttura sociale e le ragioni dell'azione.... Per me la sociologia, analizzandone i meccanismi, costituisce una sorta di inno alla vita stessa.... non è solo razionalità e studio, è prima di tutto anche passione. Quella passione che è indispensabile per accendere la voglia di capire come funzionano le cose.... e questo vale, per me, in tutte le sfere della vita.... anche nella cucina! Ecco perchè sociologia del gusto... che vuole essere letto come "gusto di".... cucinare, viaggiare...leggere.... e tutto quello che viene in mente.